Una fotocamera analogica si riferisce a un sistema in cui la luce che va a ricadere su una fotocellula va a generare una corrente elettrica che fa muovere un ago attraverso una scala. Più la luce è luminosa e più è ampio il movimento. Perciò, anche lo stesso sensore risulta analogico. In sostanza, queste fotocamere fanno uso di un sistema che cattura immagini su una pellicola fotografica.
Una pellicola è un supporto, nato chimicamente, che viene utilizzato per imprimere le immagini nella fotografia analogica.
Le foto su pellicola non si stampano, ma devono svolgere un processo chimico per venire alla luce. Dunque, la pellicola è costituita da degli strati di emulsione agli alogenuri d’argento sensibili alla luce. Per poter far nascere una fotografia, la pellicola deve essere immersa in una soluzione di sostanze chimiche. Questo procedimento avviene nelle camere oscure.
La camera oscura è una stanza che viene oscurata o, semplicemente, illuminata da una luce rossa. Si utilizzano queste stanze perché così non vanno a “bruciare” la pellicola, essendo una stanza buia. La pellicola viene sviluppata in queste stanze perché è sensibile alla luce. Mentre viene immersa nelle sostanze chimiche, essa si “impressiona” e forma un “negativo” del soggetto.
Si chiama negativo, perché i sali d’argento che sono contenuti nell’emulsione hanno la facoltà di annerirsi in merito a quanta luce assorbono. Quindi, le parti chiare del soggetto vanno a riflettere la luce, impressionano la pellicola e risultano più scure. Per rendere visibile la foto sul negativo, si deve sviluppare e fissare.
La fotografia digitale non presenta pellicole, ma utilizza un chip che va a campionare la luce e la converte in dei segnali elettrici, che di conseguenza vengono convertiti in segnali numerici che passano poi al computer interno. La foto non esiste fino a che il segnale non viene convertito. Le fotocamere digitali ci offrono una fotografia istantanea. Dopo un secondo si possono vedere le immagini, che sono state catturate, apparire sul display.
La reflex è una tipologia di fotocamera che viene dotata di un sistema di mira che ci permette di osservare attraverso il mirino ottico, l’inquadratura dall’obiettivo. Per cui il nome deriva dal sistema che è in grado di riflettere un’immagine.
Esistono diversi modi per utilizzare una reflex. Si può scattare in automatico, ma anche in manuale. Se eseguiamo foto a livello amatoriale dobbiamo comunque imparare a usare le reflex manualmente. Quindi si devono conoscere i parametri di diaframma, ISO e il tempo di esposizione.
Il diaframma, è un meccanismo con una forma circolare posta a metà tra la lente frontale e quella posteriore di un obiettivo fotografico. Quindi, al momento in cui si modifica l’apertura, cambierà anche la profondità di campo dell’immagine e anche la resa finale.
Questa ISO, riguarda la regolazione del livello di illuminazione che entra nel sensore fotografico. Questo valore agisce solo sulla luce. Quindi, se alziamo la sensibilità ISO andrà ad aumentare anche la luce in entrata, ma se si alza troppo si andrà incorrere in un deterioramento dell’immagine.
Il tempo di esposizione è la velocità con cui la macchina può scattare la fotografia. Essa esprime la quantità di luce che raggiunge il sensore, in sostanza, indica il tempo che l’otturatore della fotocamera resta alzato permettendo l’ingresso da parte della luce.
Con l’arrivo della fotografia digitale si è visto che le pellicole non sono diventate più necessarie, quindi non servono più neanche i prodotti chimici o le camere oscure. Ma si è visto che le immagini vengono catturate tramite dei sensori fotografici e vengono poi elaborate da dei software. La stampa avviene semplicemente eseguendo dei getti di inchiostro colorato su carta.
Sicuramente i vantaggi della fotografia digitale sono molti rispetto a quella analogica. Principalmente si ha una semplicità di utilizzo, la possibilità di fare scatti illimitati e di controllare lo scatto tramite l’anteprima. Ma, soprattutto si possono modificare i file. Invece, i vantaggi della fotografia analogica stanno nel far conoscere ai principianti il vero valore della fotografia. Insegna a valutare le opzioni possibili prima che si vada a eseguire uno scatto. Mentre, i contro della fotografia digitale sono che la foto viene generata da pixel, e, quindi se si va a ingrandire essa perderà di qualità. I contro della fotografia analogica stanno nel fatto che se si va a scattare una foto sbagliata, difficilmente potremo modificarla. La messa a fuoco manuale richiede molta bravura, si hanno dei tempi di realizzazione molto più lunghi e, infine, oramai i materiali sono rari e costano molto.
Con il termine e fotografia panoramica, intendiamo ogni tipologia di fotografia che viene caratterizzata da un rapporto diverso tra altezza e larghezza. Ovvero, una fotografia di questo tipo è solitamente molto larga e poco alta. Quindi, l’opzione panorama in una reflex, invece che andare ad aggiungere inquadratura, si limita a togliere un pochino di essi. Ma le vere fotocamere panoramiche si dividono in supergrandagolari e con obiettivo rotante. La differenza tra le due sta nella possibilità di riprendere una foto come se chi osserva stesse ruotando la testa,questo grazie all’obiettivo rotante, perciò riprenderà parti che nella realta non si vedranno.
Questa tipologia di fotocamere, è molto particolare a causa del loro mirino ottico, poiché diversamente da una reflex, essa permette di vedere ciò che stiamo inquadrando attraverso immagini che passano attraverso un obiettivo e che poi vengono riflesse nel mirino. La prima fotocamera a telemetro venne costruita nei primi del 900 dalla Kodak. Ma la Leica è stata l’azienda che ha creduto nel sistema, tanto è vero che ancora oggi lo incorpora sulle digitali.
Una fotocamera stenopeica è una semplice macchina fotografica che al posto dell’obiettivo e delle lenti, presenta una piccola apertura denominata foro stenopeico. Quindi, la luce di uno spazio inquadrato passerà attraverso una apertura e proietterà un’immagine invertita. Gli elementi che caratterizzano una fotocamera stenopeica sono:
- Lunghezza focale
- Diametro del foro
- Numero di fori
- Tipologia di otturatore
- Materiale di costruzione
Le fotocamere istantanee sono delle macchine fotografiche che possono stampare le foto appena vengono scattate. Esistono da molti anni e per merito della tecnologia sono state messe in vendita di nuovo. Tutte le fotocamere istantanee sono munite di un magazzino dove si inseriscono le cartucce. Va detto che non funzionano in modo semplice, dato che fanno tutto in modo automatico non si potrà settare più di tanto le impostazioni.
La Polaroid è un marchio che ha riscosso enorme successo, tanto è vero che quando si parla di questa tipologia di fotocamera si pensa e si chiama Polaroid ogni istantanea, ma in realtà Polaroid è solo il marchio.
Oggi i produttori hanno fatto in modo di far ritornare i voga questa tipologia di fotocamera. Ma ora sono anche analogiche e digitali. I modelli analogici sono quelli simili a quelle classiche prodotte da Polaroid, perciò hanno un mirino ottico, non hanno schermi ed estraggono la foto appena si scatta. Invece, i modelli digitali integrano delle tecnologie molto avanzate, che fanno in modo di farle essere simili a quelle classiche ma sono più semplici. Difatti integrano uno schermo LCD e decideremo noi quando stampare dopo lo scatto.
Per poter far durare nel tempo la nostra fotocamera, si dovranno eseguire sempre dei semplici passaggi di pulizia. Dobbiamo sempre fare attenzione ad elementi qual il vento, la sabbia, il caldo e la pioggia, poiché sono dannosi per la nostra fotocamera. Dovremo rimuovere periodicamente la polvere dall’obiettivo e dal corpo macchina in generale. Per la pulizia delle lenti si deve usare un panno in microfibra imbevuto di poca acqua ma mai con solventi o alcool.
Sì, è sempre consigliabile estrarre le batterie dalla macchina fotografica.
La fotografia nacque il 7 gennaio del 1839.
La fotografia digitale nasce nel 1957, ma le prime macchine fotografiche elettroniche furono sperimentate negli anni Settanta. Nei seguenti anni Ottanta, invece, si diffuse la scansione digitale delle immagini, ma fu solo nel 1986 grazie a Kodak che nacque il primo sistema che si basava sui megapixel.
No, fino al 1930 le fotografie erano solo in bianco e nero. Ma fino al 1990 in tanti paesi si continuava a stampare in bianco e nero a causa dell’elevato costo della stampa a colori.
La fotografia di strada è una sorta di reportage della vita quotidiana, ogni scatto riporta la vita urbana di tutti i giorni, nel bene e nel male si riprende tutto quello che vediamo di fronte ai nostri occhi in città.
Le parti principali di una macchina fotografica sono:
- La cassa
- L’obiettivo
- Il flash
- L’otturatore
- Il mirino
- Il diaframma
La fotocamera compatta è moderna, come caratteristica ha il fatto che è di dimensioni molto contenuta e non ha la possibilità di inter cambiare l’obiettivo. Queste fotocamere hanno avuto maggior successo prima della fine degli anni 90, principalmente per la loro semplicità di utilizzo, in sostanza sono l’equivalente delle fotocamere incluse negli smartphone adesso.
Queste sono delle fotocamere molto compatte e leggere a cui è stato tolto lo specchio. Questo specchio è presente in tutti i sistemi reflex. Togliendo tale sistema si è guadagnato dello spazio, la foto si forma direttamente sul sensore, che rimanda ciò che viene visto sul monitor.
Sicuramente dipende dal tipo di utilizzo che si vuole fare, ma in generale per chi vuole imparare in modo serio si deve acquistare una reflex o una mirrorless. Sono più che ottime per iniziare anche se costano e sono ingombranti. Chi vuole acquistare solo per fare foto in vacanza basterà una superzoom.
Sicuramente si consiglia una fotocamera avanzata con una lente di ingrandimento che parte da 15 a 18 mm di lunghezza focale. Esistono anche vecchi modelli usa e getta, ma forse risulterà difficile trovarli ancora nei negozi come poteva essere fino a una decina di anni fa.
Le fotocamere usa e getta sono quei modelli che si usavano molto negli anni Novanta, soprattutto se dovevamo andare in gita. Permettevano un limite di scatti, dopodiché la rotellina girava a vuoto e il rullino interno significava che era finito, una volta terminato, si portavano a stampare dal fotografo. Dopodiché la fotocamera veniva gettata, dato che non poteva più essere utilizzata, se non per giocarci.
Esistono tanti metodi per poter trasferire le foto dalla macchina fotografica al PC, basta usare uno che faccia al caso nostro. Sicuramente il metodo più veloce è 1uello di utilizzare una memoria card esterna, che si inserirà nel computer trasferendo poi con un semplice clic tutte le foto.
Alcune macchine fotografiche hanno una opzione di scatto automatico per le foto notturne, altri, invece, hanno bisogno di impostazione manuale e quindi si deve modificare l’ISO.
Ad oggi il sistema mirrorless viene considerato come quello che andrà a sostituire la reflex. Considerando che questo sistema ha raggiunto dei livelli eccezionali in poco tempo. L’acquisto di una di queste fotocamere o di una reflex dipende sostanzialmente dalle esigenze personali. Ma ciò che più va in competizione con le fotocamere sono gli smartphone, poiché permettono comunque di scattare ottime foto senza dover utilizzare parecchi strumenti.
L’obiettivo fish eye è quello in grado di catturare un angolo di campo che non sia minore di 180°. La lunghezza focale è compresa tra 6 mm e 16 mm. Al suo interno le lenti sono finalizzate per esaltare la curvatura delle linee cadenti.
La risoluzione è la quantità di pixel di un’immagine, ma se volessimo acquistare una nuova fotocamera, non ci interessa la risoluzione. Questo valore esprime la qualità dell’immagine quando viene fatta nelle condizioni di luce ideale.
Quando si vuole fotografare una persona, la tecnica migliore da utilizzare è quella di farlo creando uno sfondo sfocato. Perciò è preferibile utilizzare un obiettivo in grado di creare buone sfocature. Per cui dovrà avere un’apertura massima ampia e lunghezze focali elevate.
Quando si vuole fotografare un evento sportivo, un’azione o semplicemente un pallone durante la partita, si deve poter raggiungere dei tempi di posa molto brevi, per poter congelare l’azione. Inoltre, si deve isolare i soggetti con l’opzione per sfocare e si deve poter fotografare da lontano, ma ingrandendo quanto basta i soggetti. Quindi, serve obiettivo con apertura massima ampia e una lunghezza focale molto elevate. Difatti, fotografi delle partite di calcio usano obiettivi con lenti da 300 o 400 mm.
Per poter fare questo genere di fotografia, che riprende anche interi edifici e non solo dettagli, si devono usare degli obiettivi con lunghezze focali ridotte, quindi i grandangolari. Ma hanno un difetto, se si fotografa guardando verso l’alto o verso il basso ad una lunghezza focale decisamente corta le linee verticali diverranno oblique per causa di una distorsione di prospettiva.
Per poter eseguire foto di paesaggi, gli obiettivi che si usano sono sempre i grandangolari. Ma non è da escludere l’ipotesi di utilizzare anche i teleobiettivi, che possono coprire lunghezze focali corte e creare belle immagini.
Un obiettivo zoom ha il vantaggio di essere estremamente versatile, ma non solo, si possono usare per fare foto a diverse lunghezze focali. Inoltre, è possibile tenere un singolo obiettivo montato sulla macchina fotografica e utilizzarlo per qualsiasi altra cosa. Quindi, essi sono utili quando non ci si può avvicinare o allontanare da un soggetto, quando non si ha esperienza e durante le gite.
Come abbiamo detto, la reflex è una delle migliori sul mercato, solitamente i prezzi si possono aggirare da poco meno di 400 euro fino ad arrivare 1000 euro per i modelli più professionali. La scelta spetta a noi in merito a ciò che si deve fotografare.
Le fotocamere mirrorless partono dai migliori modelli che si aggirano sui 1500 euro partendo da 900, ma troviamo anche modelli di fascia media intorno ai 400 euro, fino ad arrivare a quelli di fascia bassa sotto i 200 euro.
I migliori marchi sono veramente tanti, ma ricordiamo:
- Canon
- Nikon
- Kodak
- Olympus
- Fujifilm
- Leica
- Sony
- Panasonic
- Polaroid