Le fotocamere analogiche sono quelle di un tempo, coloro che utilizzavamo con i rullini, dove le modifiche non erano permesse. Oramai sono state surclassate dalle fotocamere digitali, ma non mancano di essere ancora sfruttate dagli amanti della fotografia. E poi ci sono le fotocamere a telemetro e quella stenopeica. Le vedremo tutte e scopriremo la fotografia.
Cos’è la fotografia?
La fotografia è un linguaggio, serve per comunicare un istante, un momento che non può essere quasi descritto. In sostanza, è la pratica di creare immagini durature registrando la luce, in modo elettronico tramite un sensore di immagine, ma anche chimicamente mediante un materiale sensibile alla luce detto pellicola fotografica.
Fotocamera analogica
La parola “analogica” ci fa capire che il soggetto fotografato, che sia un oggetto, una persona, un fiore o un monumento mantiene una analogia formale con l’immagine originale per tutto il percorso della realizzazione. L’immagine viene poi “presa” attraverso un obiettivo che fa convergere la luce sul piano focale, dove è posizionata la pellicola sensibile detta negativo. La luce “impressiona” il negativo, che di conseguenza salva le informazioni con i suoi valori tonali.
Caratteristiche macchina fotografica
La macchina fotografica si compone di tre parti principali:
- Una componente ottica, chiamata lente,
- Una componente chimica, chiamata pellicola,
- Una componente meccanica, ovvero la macchina fotografica
Quindi, il componente ottico della macchina fotografica è la lente, comunemente chiamata obiettivo. Il suo compito sta nel prendere la luce che rimbalza su un oggetto e reindirizzarla alla camera per creare un’immagine reale. Quando la luce attraversa l’obiettivo, essa va a colpire la pellicola. Quest’ultima, è costituita da tantissimi grani fotosensibili, quando i grani vengono colpiti dalla luce subiscono una reazione chimica. Quando la fotografia viene stampata l’immagine verrà trasformata in positivo. La pellicola a colori è formata da tre strati:
- Rosso,
- Verde,
- Blu.
Quando si sviluppa la pellicola, i tre strati vengono esposti a sostanze chimiche che tingono gli strati di pellicola. Quando la pellicola viene stampata, la foto viene trattata con tre colori, il ciano, il magenta e il giallo.
Scattare foto con fotocamere analogiche
Quando si scatta una fotografia la quantità di luce impostata attraverso il diaframma, va a oltrepassare la lente e a colpire la pellicola. La velocità dell’otturatore può essere selezionata tramite una ghiera con sopra dei numeri. Perciò, per scattare una foto con la giusta esposizione, è necessario bilanciare la sensibilità della pellicola (ISO), la velocità dell’otturatore e l’apertura del diaframma. Per permettere il bilanciamento di questi fattori, la macchina fotografica ha all’interno un esposimetro.
Vantaggi della fotocamera analogica
Per chi volesse sapere quali sono i vantaggi della macchina fotografica analogica, troveremo queste caratteristiche:
- Ci insegna a valutare prima di scattare,
- Si possono sviluppare particolari capacità tecniche e sensibilità,
- L’immagine ha dei toni e contorni temperati.
Svantaggi della fotocamera analogica
Per chi volesse sapere quali sono gli svantaggi della macchina fotografica analogica, troveremo queste caratteristiche:
- Scattare foto sbagliate sarà difficile poi recuperarle,
- La messa a fuoco manuale è più difficile,
- Tempi di realizzazione più lunghi,
- I materiali costano e non sempre sono disponibili.
Fotocamera digitale
Sono i successori delle analogiche, quelle che utilizziamo oggigiorno. Queste fotocamere hanno di base una tecnologia dotata di un sensore di luce e un programma. Il sensore è chiamato charge coupled device, mentre il programma è il firmware incorporato. La differenza tra i due sensori risiede nella meccanica, ma il principio rimane lo stesso. Ogni carica elettrica viene interpretata dal programma firmware e le va a tradurre in informazioni colorate e con luce.
Caratteristiche
Nella macchina fotografica digitale, la luce e il soggetto o oggetto fotografato, passa attraverso l’obiettivo e va a colpire il sensore della camera. Difatti, la fotografia che viene scattata è composta da tanti numeri che vanno a descrivere i dettagli della foto. Quando si caricano le foto sul computer, il software trasforma questi numeri in immagine.
Vantaggi della fotocamera digitale
Per chi volesse sapere quali sono i vantaggi della macchina fotografica digitale, troveremo queste caratteristiche:
- Presenta una maggiore semplicità d’uso,
- Si possono fare scatti illimitati,
- Possiamo controllare lo scatto con l’anteprima,
- Si possono correggere le foto in post-produzione,
- Si possono mandare le foto immediatamente.
Svantaggi della fotocamera digitale
Per chi volesse sapere quali sono gli svantaggi della macchina fotografica digitale, troveremo queste caratteristiche:
- La foto in digitale rimane sugli schermi e per vederla non occorre stamparla,
- La foto è composta da pixel, se si va a ingrandire perde la qualità,
- Non si è più bravi come prima, spesso la fotocamera fa da sé.
Fotocamera stenoscopica
La fotografia stenoscopica è quella fotografia realizzata senza l’uso di lenti e obiettivi. Le fotocamere stenopeiche sono quasi sempre artigianali, costruite con scatole di cartone, di latta o di qualche altro materiale che non fa passare la luce. In pratica, sono dotate di una camera oscura con un piccolo foro, da dove entrano dei raggi e vanno a incidere la pellicola. La caratteristica principale delle immagini ottenute con questo metodo è quella di avere una profondità di campo infinita. Dato che nella foto si vede ogni punto senza inquadrarlo in modo particolare.
Come funziona la fotocamera stenopeica?
La pellicola fotografica viene posizionata sul lato opposto del foro, e fermata con nastro adesivo. Si mette all’interno della scatola in una stanza buia e la scatola deve essere perfettamente, di modo che non entri nessuna luce. Per ottenere un’immagine nitida occorre che l’apertura del foro sia molto piccola, intorno a 0,5mm. Poi, l’otturare che è costituito da un materiale particolare, non permette il filtrare della luce. A causa delle dimensioni dell’apertura, il tempo di esposizione è molto superiore a quello necessario con una fotocamera convenzionale e può variare da 5 secondi fino a più di un’ora.
Caratteristiche
Più il foro è piccolo e meglio sarà la risoluzione della foto, dato che il circolo proiettato sarà più grande. Se fosse molto piccolo, potrà produrre tanta diffrazione andando a influire sulla nitidezza. Mentre, quando il diametro di apertura del foro sarà vicino allo spessore del materiale che viene impiegato, allora si otterrà una sorta di vignettatura vicino ai bordi della foto. Questo perché meno luce raggiungerà le aree a causa dell’ombra che viene prodotta dalla luce che entra con angolatura diversa. Per far sì che la rifrazione venga ridotta, l’apertura del foro deve essere di forma circolare. Il materiale deve essere più sottile. Come abbiamo detto, la profondità di campo è infinita, ma non significa che tutto sarà nitido, ma a seconda della distanza tra l’apertura e la pellicola, tutto sarà a fuoco o fuori fuoco nella stessa proporzione.
Scattare foto con fotocamera stenopeica
Quando si scatta questo tipo di foto, utilizzando una fotocamera reflex digitale, il problema principale è la polvere. Ovvero, possono esserci dei piccoli aloni dovuti proprio alla polvere sul sensore. Per cercare di limitare questi fastidi, si utilizza una fotocamera con sistema di pulizia automatico del sensore. Il marchio che sfruttava questa pratica era Olympus e Panasonic, da poco anche gli altri si sono cimentati a offrire questa opzione.
Fotocamera a telemetro
La fotocamera a telemetro è una macchina fotografica che per la regolazione della messa a fuoco usa un telemetro ottico. Il telemetro ottico si costituisce di un cilindro con due fori distinti ad una distanza fissa l’uno dall’altro. Dentro al primo foro troveremo un prisma che va a riflettere l’immagine su uno specchio trasparente che è posizionato all’interno del secondo foro. Il fotografo, andando ad agire sulla rotazione del prisma, permette che le due immagini dell’oggetto composte dallo specchio, vadano a sovrapporsi. La Kodak fu la prima a creare una fotocamera a telemetro. Ad oggi solo la Leica ha fatto di questa tipologia un marchio di fabbrica. Sono poco appariscenti, fanno gli scatti con poca vibrazione e il suono risulta ovattato. Hanno un ritardo di scatto, che è costituito dall’intervallo di tempo tra l’istante in cui si preme il tasto di scatto e quello in cui la pellicola rimane impressionato, davvero basso, sui 18 millesimi di secondo. La messa a fuoco di una macchina fotografica del telemetro è sfalsata dall’obiettivo di presa, di modo che l’immagine indicata non è esattamente quella che sarà registrata sulla pellicola o sul sensore.
Fotocamera panoramica
La fotografia panoramica nasce da quando si scattava con le fotocamere analogiche. In pratica si allineavano i negativi di più scatti. La fotografia panoramica è una particolare tecnica fotografica che mette insieme più scatti, orizzontali o verticali per creare una grande immagine d’insieme. Ogni fotografia panoramica, ha una copertura di “angolo di campo” e si suddivide in:
- Immagini inferiori a 180°
- Panorami a 180°
- Panoramiche a 360°
Tipologie di fotografie panoramiche
Esistono le fotografie dei panorami generici, ovvero foto classici, taglio regolare, sotto i 180°. Poi esistono le fotografie dei panorami a 180 gradi, ovvero queste foto panoramiche coprono 180°. Infine, le fotografie dei panorami a 360 gradi, sono le foto che arrivano a coprire 360° gradi intorno alla fotocamera che cattura immagini mentre gireremo sull’asse orizzontale
Occorrente per le foto panoramiche
Ecco quello che serve per fare le fotografie panoramiche:
- Fotocamera, logicamente la cosa principale che serve, deve avere il settaggio per panoramica;
- Obiettivo;
- Filtri;
- Treppiede, questo ci permetterà di avere la fotocamera perfettamente in “bolla”. Va bene qualsiasi treppiede, ma c’è da fare attenzione alla testa, che se è sferica e con la piastra di rotazione orizzontale ci facilita il lavoro.
- Piastra Nodale, questo è uno strumento fondamentale per la fotografia panoramica. L’errore di parallasse è ciò che viene gestito difficilmente quando si realizza un lavoro di questo tipo. Con una testa a sfera e la fotocamera sulla classica piastra ad L si risolve parzialmente il problema, ecco perché diventa importante una piastra nodale che arretra la fotocamera e posiziona la lente sopra al punto nodale. Così avremo l’allineamento tra oggetti in primo piano e sullo sfondo garantito.
Migliori treppiedi per fotocamere
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Scattare fotografie panoramiche
La fotografia panoramica si suddivide in due:
- con la fotocamera orizzontale
- con la fotocamera verticale
Sarebbe bene evitare di scattare con la fotocamera in orizzontale, dato che girando e scattando immagini potremmo ritrovarci con un file molto largo e basso. I panorami verticali sono decisamente meglio, sfruttando il lato “wide” della lente ci danno più risoluzione e più area ripresa rispetto ai panorami orizzontali. Per permettere l’unione di immagini insieme, esse si devono sovrapporre reciprocamente. Così che i punti di allineamento si identificano. Questi punti di allineamento servono da indicatori per l’algoritmo di unione che va ad unire le immagini e ritaglia il resto dell’immagine.
Modalità di scatto
Si deve scattare in modalità manuale, tutte le immagini devono avere la stessa esposizione. La modalità manuale ci consente di avere sempre la stessa triade ISO-TEMPI-DIAFRAMMA.
Messa a fuoco
Una volta preso il fuoco nel punto più lontano che vedremo, stacchiamo l’AF e cominciamo con il panorama. Ideale è mettere a fuoco su orizzonti netti.
Cosa si deve evitare nella fotografia panoramica?
Per la miglior riuscita di una foto panoramica è meglio non fotografare oggetti molto vicini, di ricercare una composizione che non sia sbilanciata da forti elementi laterali. Fare attenzione alle condizioni climatiche, ma anche a tutto ciò che in movimento, perché può perdere continuità o andrebbe a creare effetti fantasma sull’immagine.
Fotografia tramite reflex
Reflex significa riflettere l’immagine, ma come? Le prime strumentazioni presentavano uno specchio a 45° per riflettere l’immagine su una lastra, andando a capovolgerla prima di essere impressa. Grazie a questo principio è stato coniato il termine reflex. Con tale nome si intendono gli strumenti dotati di specchio e pentaprisma, che acquisiscono la scena grazie al meccanismo di ribaltamento dell’immagine.
Migliori reflex
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Le reflex: il loro funzionamento
Durante la fase di composizione, quando si osserva la scena tramite il mirino, ci saranno le seguenti operazioni:
- La luce passa attraverso l’obiettivo, quindi il diaframma, e raggiunge il corpo macchina.
- Dopo questo passaggio, i raggi luminosi colpiscono lo specchio, che è inclinato di 45° rispetto alla direzione della luce, successivamente vengono indirizzati verso l’alto in direzione del pentaprisma.
Grazie all’azione di quest’ultimo elemento, l’immagine viene nuovamente riflessa e inviata al mirino dove noi osserviamo l’immagine.
Il ribaltamento dell’immagine
Durante questo percorso l’immagine viene velocemente riflessa, e di conseguenza ribaltata per due volte, vediamo come:
- La prima avviene quando i raggi luminosi incontrano lo specchio.
- La seconda si verifica quando la luce colpisce il pentaprisma.
Perciò, grazie all’azione del pentaprisma, che andremo a osservare la foto come la vediamo e non capovolta. Infine, ricordiamoci che nelle reflex, ma non in tutte, si può trovare il penta specchio, cioè un sistema di cinque specchi che svolge la medesima funzione del pentaprisma ma presenta il difetto di restituire un’immagine meno luminosa al mirino.
Conoscere le reflex
Le fotocamere reflex si suddividono in diverse categorie di utilizzo e, perciò, sono adatte sia ai fotografi amatoriali che a quelli professionisti. Il formato della foto varia a seconda dei modelli ma per la maggior parte delle fotocamere di fascia media è di 3:2. Altre caratteristiche comuni all’interno del sistema reflex sono:
- La presenza di obiettivi che sono intercambiabili.
- La dimensione del sensore maggiore a qualsiasi altra classe di fotocamere.
- Ottima qualità d’immagine.
- Presenza di un mirino ottico oculare, che viene associato a un mirino elettronico chiamato live-view.
Ciò che è stato della reflex non è l’unica cosa, dato che queste macchine fotografiche hanno, come accennato, degli obiettivi intercambiabili ed estremamente performanti, sensori di notevoli dimensioni, una più alta qualità grafica, impostazioni di scatto manuali e automatiche e molto altro. Tutto ciò non è presente nelle fotocamere compatte.
Differenza tra fotocamere compatte e reflex
Le fotocamere digitali reflex hanno un peso che parte da essere leggero, ma può arrivare a pesare anche svariati kg, soprattutto se si aggiunge un obiettivo super tele e magari un flash esterno. Invece, una fotocamera compatta pesa al massimo 2-3 etti. Altra cosa è la vastissima gamma di obiettivi disponibile per fotocamere di tipo reflex, cosa che non c’è per le fotocamere digitali compatte. Ogni reflex presenta un corpo macchina che viene dotato di un particolare tipo di attaccatura per gli obiettivi, che si caratterizza per brand, e consente di montare altre lenti con la stessa attaccatura. Gli obiettivi per le fotocamere reflex costano a partire da 200 euro e arrivano a svariate migliaia di euro. In una fotocamera digitale compatta, invece, la capacità di zoom dipende dall’obiettivo della fotocamera, ma non è sostituibile, quindi occorre conoscere bene le specifiche prima di acquistarla. Perciò, dopo aver detto tutto questo, ecco ciò che occorre capire prima di acquistare una fotocamera digitale o reflex. Se volessimo una reflex compatta o una digitale compatta si deve valutare ogni pro e contro che adesso capiremo.
Migliori fotocamere compatte
Fotocamere reflex compatte pro:
- Hanno un sensore più grande
- Hanno una maggior efficienza sul rumore ad alti ISO
- Presentano una vasta gamma di obiettivi
- Hanno molti più scenari d’uso possibili
- Presentano funzionalità di raffica e autofocus più evolute.
Fotocamere reflex compatte contro:
- Hanno un costo più elevato
- Hanno un peso e ingombro maggiori
- Hanno una curva di apprendimento più lunga.
Fotocamere digitale compatte pro:
- Sono comodissime da trasportare
- Sono facili da usare
- Hanno un costo molto ridotto
- Si possono ottenere dei buoni risultati da chi padroneggia la tecnica fotografica.
Fotocamere digitali compatte contro:
- Solo utilizzo in scenari limitati
- Quando c’è il visore, usa una lente secondaria.
Classifica delle migliori fotocamere analogiche
1 |
AgfaPhoto 603000 - fotocamera a pellicola riutilizzabile analogica da 35 mm. Colore nero
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2 |
KODAK EKTAR H35N Half Frame Film Camera, 35 mm, riutilizzabile, senza messa a fuoco, funzione...
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3 |
Kodak funsaver, fotocamera usa e getta 27 foto
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4 |
KODAK EKTAR H35 Fotocamera a pellicola half frame, 35 mm, riutilizzabile, senza messa a fuoco,...
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5 |
Fujifilm QuickSnap Fotocamera Usa e Getta con Flash
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Appassionata della lettura e dell’arte. Amante della scrittura. Scrivo dai periodi delle medie, ma dopo il liceo ho iniziato a perfezionarmi. Ho collaborato con qualche casa editrice, due pubblicazioni certificate e molte altre in self. Da sempre ho creduto nella passione per la scrittura degli articoli. Sono felice di poter scrivere articoli su più temi.