Oggi la fotografia analogica sembra qualcosa di molto lontano, come se parlassimo della Preistoria. Ma in realtà, per poter fotografare bene, si deve imparare a fare foto in modalità manuale, e non c’è niente di meglio che una macchina fotografica con la pellicola.
La preparazione
Per imparare a fare fotografie con la fotocamera analogica, inizialmente dovremo osserva i controlli principali della fotocamera. Visto che non tutte avranno dei parametri particolari e addirittura è probabile che non ne abbiano proprio. Cominciamo dalla ghiera dell’otturatore, ovvero quella che controlla la velocità di apertura dello stesso, cioè il tempo per il quale la pellicola viene esposta alla luce. Le fotocamere moderne mostrano questo valore con incrementi regolari come 1/500, 1/250, 1/125. Le fotocamere del passato hanno valori strani. Il diaframma è un meccanismo che viene posto di fronte alla lente. I valori sulla ghiera vengono espressi in numeri standard:
- f/8 e f/11.
Probabilmente troveremo il diaframma sull’obiettivo, questo nella maggior parte delle fotocamere analogiche. Invece, nelle reflex dagli anni ’80 in poi ne permettono il controllo dal corpo macchina. Apertura maggiore significa minore profondità di campo e maggiore esposizione della pellicola alla luce. Un’apertura minore al contrario farà penetrare meno luce dando così maggiore profondità di campo. La ghiera ISO occorre per poter impostare la rapidità della pellicola. Quesra risulta una regolazione necessaria per le macchine con un meccanismo di regolazione automatica dell’esposizione. Le reflex analogiche di oggi possono riconoscere la rapidità della pellicola da alcuni contatti elettrici sul rullino.
Il selettore di modalità
Quest’altra impostazione viene usata per diverse modalità automatiche di esposizione. Si trova comunemente sulle reflex elettroniche completamente automatizzate. Ma su ogni modello ha una dicitura diversa, sulla Nikon la modalità di priorità dell’otturatore è denominata “S”, sulla Canon si chiama “Tv”.
L’anello di messa a fuoco
Questo serve, come già dice il nome, per mettere a fuoco l’inquadratura. Sulla ghiera le distanze vengono indicate sia in piedi che in metri, più il simbolo ∞, per la messa a fuoco a infinito. Alcune fotocamere, presentano dei punti di messa a fuoco contrassegnati da dei piccoli simboli.
Il pulsante di rilascio del rullino
Questo è posto sul fondo della fotocamera e ci serve per riavvolgere la pellicola. Normalmente, quando si usa la fotocamera, la pellicola rimane ferma in modo da potersi muovere solo in avanti senza andare a riavvolgersi nel rullino, per ovvie ragioni. Il pulsante di rilascio del rullino sblocca questo meccanismo.
La leva del riavvolgimento
Di solito la troviamo sul lato sinistro della macchina. Essa ci permette il riavvolgimento della pellicola nel rullino. Si trova in una piccola levetta a scomparsa.
Batterie
Le batterie possono essere già presenti, ma quasi tutte le batterie per le reflex da 35mm sono economiche. Non necessitano di formati proprietari come la maggior parte delle fotocamere digitali. Durano davvero per tanto tempo. Ci sono delle fotocamere che usano delle batterie al mercurio e risultano molto difficili da reperire al giorno d’oggi, e non hanno un circuito di regolazione del voltaggio.
Errori
Prima di scattare dovremo controllare che non sia già presenta una pellicola, altrimenti se andassimo ad aprire lo sportello posteriore scoprendo il rullino, sciuperemo una parte di pellicola. Per cui dovremo far scorrere il rullino e provare a premere il pulsante di scatto, se è bloccato qualcosa non va. Quindi, andrà caricata la nuova pellicola, ricordate che è sempre bene evitare l’esposizione diretta alla luce solare. Dovremo montare il rullino al chiuso, o almeno all’ombra. Di solito le fotocamere analogiche hanno uno sportellino posteriore che si apre per accedere all’alloggiamento della pellicola. Procederemo inserendo il rullino nel suo alloggiamento ed estrarremo l’inizio della pellicola. Dovremo far scorrere il capo in una fessura nel rocchetto di destra, poi richiuderemo lo sportellino. Premeremo il tasto di scatto finché non si posiziona sullo zero.
Rapidità della pellicola
Questa impostazione serve per la rapidità della pellicola.
Scattare
Finalmente abbiamo eseguito tutti i procedimenti che ci porteranno a poter scattare. Però dovremo regolare tutto manualmente. Adesso vedremo passo per passo che cosa si dovrà fare.
Messa a fuoco
Probabilmente in una fotocamera analogica dovremo mettere a fuoco manualmente, questo è dovuto all’assenza della ghiera per la messa a fuoco. Se invece dovesse presentare un tasto, dovremo solo premere a metà il pulsante di scatto per regolare il fuoco. Quando la messa a fuoco è completata potremo scattare la foto. Esistono due sistemi di messa a fuoco comuni nelle reflex:
- La prima riguarda l’immagine sdoppiata e l’anello prismatico intorno al cerchio. Le reflex manuali sono un po’ più complicate da usare. Per cui si dovrà girare la ghiera della messa a fuoco fino a che otterremo un’immagine nitida. La maggior parte delle reflex manuali hanno due sistemi, primo lo schermo diviso, proprio al centro del mirino, quindi le due immagini si allineano quando l’inquadratura è a fuoco. L’altro evidenzia le sfocature.
Reflex a telemetro
Esistono anche queste fotocamere analogiche che sono dette a telemetro, risultano facili da usare. Le macchine a telemetro accoppiato permettono di mostrare due immagini della stessa inquadratura nel mirino, una delle quali si potrà muovere mentre la ghiera della messa a fuoco viene girata. Alcune vecchie reflex a telemetro non presentano il mirino accoppiato. Le reflex con il mirino ottico sembrano simili a quelle a telemetro, ma non ci dicono niente in merito alla distanza dal soggetto.
Imposta l’esposizione
Va detto che le reflex di un tempo hanno gli esposimetri limitati, questo significa che leggeranno solamente una minima porzione al centro dell’inquadratura. Se il soggetto della foto non risulterà al centro, dovremo puntarlo nell’inquadratura, misurare l’esposizione e poi ritornare sull’inquadratura voluta. Le impostazioni per una buona esposizione variano da una camera all’altra. Se la nostra fotocamera non avesse il controllo dell’apertura e della velocità dell’otturatore probabilmente sarà automatica. Le Canon e le Nikon moderne hanno una ghiera con una “P” per la modalità auto.
Reflex manuale ed esposizione
Le reflex manuali hanno bisogno dell’impostazione sia dell’apertura del diaframma, sia della velocità dell’otturatore. In maggioranza avranno una scala visibile nel mirino che indica se la foto risulterà sovra o sottoesposta. Se la linea è sopra la metà la foto è sovraesposta, se, al contrario, la linea dovesse scendere sotto la metà è sottoesposta. Si potrà azionare l’esposimetro premendo a metà il pulsante di scatto. Alcune macchine, presentano una scala dedicata a questo, perciò dovremo impostare l’apertura o la velocità di scatto, o entrambe, a seconda delle necessità, finché l’indicatore non rimane nel mezzo.
Fine del rullino
Capiremo di aver terminato il rullino, quando sentiremo che la pellicola non avanzerà più o quando l’avanzamento comincia a sforzare. Il rullino non finisce per forza quando si raggiungono le 24 o 36 foto o quelle che vengono indicate sul rullino. Alcune fotocamere permettono di scattare foto extra. Una volta che sono terminate, dovremo riavvolgere il rullino. Alcune fotocamere motorizzate eseguono in automatico questa operazione, quando la pellicola è terminata, altre avranno un interruttore apposito. Se la macchina è manuale, dovremo premere il tastino di rilascio, poi andremo a girare la leva di riavvolgimento nella direzione indicata. Verso la fine del rullino sentiremo che la leva diventerà più dura da girare, dopodiché girerà liberamente. A questo punto potremo richiudere la leva ed aprire lo sportellino posteriore.
Sviluppare la pellicola
Se abbiamo scattato su un negativo sicuramente si potranno ancora far sviluppare nei negozi di fotografia. Invece, per la pellicola per le diapositive e per quelle in bianco e nero potrebbe essere un po’ più difficile tale operazione. Dovremo anche controllare se la pellicola presenterà dei problemi in ambito espositivo. Quindi dovremo fare caso se le foto saranno sotto o sovraesposte. Tutte le pellicole tendono ad essere scure quando vengono sottoesposte. Quelle per diapositive poi, se sovraesposte, sono decisamente evidenti. Dobbiamo impostare in modo manuale l’ISO, ovvero la rapidità della pellicola, come già abbiamo detto in precedenza per correggere il problema. Quindi, dovremo inserire un altro rullino e riprovare. La perfezione si potrà raggiungere solo con l’esperienza.
Consigli
Se non si fa uso di un treppiede è sempre bene evitare di impostare una velocità di scatto più bassa del valore reciproco alla lunghezza focale dell’obiettivo. Non dobbiamo mai sforzare gli elementi della macchina. Possiamo dire che esistono sicuramente delle fotocamere analogiche che hanno anche altre caratteristiche molto rare e peculiarità non descritte in questo articolo.
In conclusione
Si può dire che con la fotografia analogica si doveva anticipare quasi tutto, la messa a fuoco, principalmente in base ai soggetti in movimento, quindi anche il bilanciamento del bianco attraverso appositi filtri. Si doveva anticipare anche la luce disponibile o il tipo di fotografia. Adesso questo lavoro di anticipazione si fa con la post produzione.