Cosa sono le fotocamere a telemetro e come funzionano?

Le fotocamere a telemetro sono nate ed evolute assieme alla fotografia stessa, quindi intorno agli anni Trenta. Questo grazie all’industria fotografica tedesca, che era ai massimi livelli soprattutto per ciò che riguardava le componenti meccaniche e quelle ottiche. Contax e Leica lottavano per il mercato, ma fu grazie a loro che nacque appunto il famoso formato Leica 24X36, che innestavano la fotocamera a telemetro.

Come funziona e che cos’è il telemetro?

Il principio che permette di funzionare al telemetro lo si trova nella capacità dei prismi di vetro ottico, di poter trasmettere fasci di luce, per andare a restituirli poi nel mirino della fotocamera stessa. Il telemetro Leica, va a convergere i fasci luminosi della finestra oculare al mirino tramite un prisma in vetro ottico. Ma questo va ad agire sulla messa a fuoco, che viene accoppiata meccanicamente ai due prismi, in modo che le due immagini della stessa scena che viene inquadrata dai divergenti si riuniranno in un’immagine unica e la messa a fuoco sarà poi raggiunta. Il telemetro, se viene accoppiato al mirino, va ad agire da intermediario ottico, tra l’azione meccanica della focheggiatura e la distanza che intercorre fra i prismi, quindi con le due immagini della scena che viene inquadrata che si vanno a sovrapporre, si avrà la messa a fuoco.

Fotocamera Contax vs Leica

Parlando storicamente la Contax fu una validissima concorrente della Leica, tanto è vero che potette fare affidamento sulla tecnologia e sull’esperienza della Zeiss. Ma la prima fotocamera a telemetro è stata ideata  proprio della Contax. Questo è avvenuto nel 1932, che entra in scena la prima fotocamera a telemetro della storia, risultò molto avanzata per i tempi che correvano. Questo andava a presentare l’otturatore a lamelle verticali con dei tempi da 1 a 1000 secondi, con l’innesto a baionetta e le ottiche Zeiss. Questa è stata la prima fotocamera 35mm a telemetro, che presenta delle ottiche intercambiabili. Venne creata dagli studi della ICA, che possedeva la sede a Dresda. Dunque la concentrazione di aziende che erano a foto ottiche crearono tale fotocamera rimasta leggendaria. La risposta da parte della Leica, è stata sempre nel 1932 che fece una 35 mm che possedevano il mirino a telemetro accoppiato con obiettivo intercambiabile.

L’introduzione da parte della Kodak

Nel 1936 fu l’americana Kodak, oramai nota per le pellicole, che divenne attiva nel campo del telemetro, con la serie Retina. Nel 1939 uscirono le compatte a mirino galileiano, mentre fino al 1957 uscirono altre fotocamere a telemetro, ma quella che fece più successo fu quella con l’esposimetro al selenio e obiettivo intercambiabile. La versione Retina fu quella principale evoluzione di Kodak.

Il fenomeno Leica

Anche il mercato fu saturo di nuove fotocamere a telemetro, tra cui la Leica ebbe l’idea di continuare la sua battaglia contro i marchi provenienti dal giappone. Questo fece in modo che si corredassero di qualità superiori degli obiettivi e anche delle fotocamere meccaniche, con l’introduzione di un innesto a baionetta. Quando venne presentata nel 1954 una nuova Leica, venne considerata come la migliore fotocamera a telemetro, perché risulta molto pratica per innesto degli obiettivi a baionetta.

Fotocamere innovative

Oltre alle fotocamere citate, ci sono anche quelle non citate, ma anche altri costruttori hanno fatto delle fotocamere a telemetro, come l’italiana e famosa Ducati, la San Giorgio e la russa Gomz. Ma verso agli anni ’60 il ciclone giapponese portò via la totalità dei costruttori tedeschi, mentre l’unica che rimase a tenere alto il vessillo della vecchia Europa è stata proprio la Leica.

L’entrata nel mercato della Fuji

Partendo dalla fine degli anni ’80 la Fuji e Hasselblad, collaborano alla produzione di alcuni obiettivi per il medio formato e di un prodotto comune. Hanno prodotto una fotocamera a telemetro molto particolare per il fatto di poter essere panoramica, i primi esemplari furono a marchio Fuji. La particolarità si trovava nell’impressionare fotogrammi di 24X65 su una normale pellicola 35mm, ma dette così accesso alla vera fotografia panoramica, che fu anche disponibile solo con delle fotocamere molto complesse e specialistiche con l’obiettivo rotante. Presentarono una fotocamera a telemetro con l’otturatore elettronico su piano focale. Inoltre, fu fatto lo scorrimento della pellicola motorizzato che era molto preciso, essendo controllato anche da dei sensori elettronici che consentironk dei posizionamenti esatti sia per il formato “normale” 24X36, che per il panoramico 24X65.

La rivoluzione finale della Leica

La Leica fu quella che spiazzò molti dei suoi compratori, perché nel 2004 hanno prodotto una nuova fotocamera a telemetro, che fece rimanere dei sorpresi molteplici compratori. Presentava anche un otturatore elettronico e in caso di pile scariche, montava solamente due tempi meccanici disponibili, inoltre aveva l’esposizione manuale che veniva affiancata da quella automatica a priorità dei diaframmi. Ma, sempre nello stesso anno 2004 ci fu il clamoroso ritorno al futuro della Leica, fu integrato da una nuova uscita per poter rimediare a quella di poco prima, perché hanno presentato una fotocamera a telemetro con la meccanica di precisione manuale, unica concessione alla “tecnologia” fu l’esposimetro, ma venne anche rimosso perfino il manettino per poter riavvolgere la pellicola, che è stato poi ridotto a uno scomodo bottone zigrinato come avevano i primi modelli. Infatti, tale ultimo modello che fu presentato non era affatto una fotocamera attuale, ma una di edizione nuova e una di una versione vecchia, ma interamente meccanica a esposizione manuale. Con tempi che andavano da 1 a 1000 secondi.

In conclusione

Con il digitale e la tecnologia che avanzarono, sembrava certo il destino della fine delle telemetro, ma nel 2004 sempre i giapponesi produssero una telemetro che aveva il dorso digitale. Ma fu la Epson che fece creare la prima fotocamera al mondo digitale a telemetro. Aveva dei controlli analogici e la tecnologia digitale. Queste furono le ultime fotocamere a telemetro che nacquero sul mercato dopo l’avanzata del digitale con le sue reflex. I marchi che hanno sempre lottato tra di loro sono stati Leica, Contax, Kodak, Fuji, Canon e la Nikon. Ma furono i giapponesi che vollero entrare nel mercato in modalità prepotente, andando a superare anche gli europei e innovativi tedeschi che hanno pensato bene a sfornare dei modelli interessanti.

Appassionata della lettura e dell’arte. Amante della scrittura. Scrivo dai periodi delle medie, ma dopo il liceo ho iniziato a perfezionarmi. Ho collaborato con qualche casa editrice, due pubblicazioni certificate e molte altre in self.  Da sempre ho creduto nella passione per la scrittura degli articoli. Sono felice di poter scrivere articoli su più temi.

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